Il coro San Luca è nato nel 1979, sotto la direzione dell’attuale maestra Lella Tomasini, come gruppo di amici  legati dal comune piacere di cantare e suonare. Amicizia e desiderio di entrare da attori nell’avventura umana della bellezza, attraverso la musica.  La molla di tutto: una passione dichiarata per Cristo e per l’uomo.

Inizialmente si configura come formazione vocale e strumentale,dedicandosi allo studio della realtà musicale e sociale dell’America Latina ed eseguendo i ritmi e i canti del folklore latino-americano, dove non c’è poesia che non sia musica e non c’è musica che non sia poesia: Violeta Parra, Victor Jara, Atahualpa Yupanqui…Il coro ha portato i ritmi della samba, della baguala e del carnavalito nelle feste popolari e nei piccoli teatri delle nostre province lombarde, crescendo musicalmente e umanamente nel vivo contatto con la gente e nel confronto con tradizioni culturali diverse. Contemporaneamente ha cominciato a sviluppare una particolare sensibilità verso la polifonia rinascimentale italiana e spagnola, impegnandosi in una revisione radicale della tecnica vocale ed esecutiva. La polifonia è sorprendente nella sua splendida architettura che permette lo sviluppo libero ma perfettamente ordinato di tutte le componenti vocali e dei più svariati registri, ma il suo fascino consiste soprattutto nel saper dar voce all’unità dell’umano e del divino, che in essa trovano un equilibrio e una grazia incomparabili. Così, un giorno la scelta si è imposta. Gli strumenti musicali hanno lasciato posto alle esecuzioni a cappella e il gruppo vocale-strumentale si è definitivamente trasformato in coro polifonico con un repertorio dedicato alle composizioni sacre destinate alla liturgia romana e bizantina. L’intenzione era e rimane sempre la stessa: la voce deve sgorgare dall’anima, altrimenti anche il più prezioso virtuosismo annoia e tradisce chi canta e chi ascolta. E un’ultima domanda ha accompagnato negli anni l’avvicendarsi di voci di volta in volta nuove: “Da dove attingi la voce, perché l’animo vi si accordi?”. Grazie alla tecnica polifonica a cappella o sostenuta da diverse formazioni strumentali, è stata recuperata negli ultimi anni anche l’originale vocazione alla musica folkloristica e popolare. Difficile, se non impossibile, stabilire gerarchie di bellezza e dignità nell’ambito della musica, tra la cosiddetta “ musica colta” e la “ musica popolare”. Così oggi il repertorio del coro San Luca comprende, accanto alla polifonia classica a cappella rinascimentale, barocca e contemporanea, diverse altre espressioni più immediate ma altrettanto appassionanti e complesse, provenienti da culture diverse, cantate nelle lingue europee e africane.

ATTIVITA'

Il coro ha eseguito concerti in diverse città dell’alta Italia.

Ha inciso tre CD (Jesu dulcis memoria, Oboediens usque ad mortem, O Magnum Mysterium).

Anima puntualmente per la diocesi di Brescia gli appuntamenti annuali dei Ritratti di Santi nel periodo quaresimale e del famoso Concerto di Natale presso la cinquecentesca chiesa dei Padri Carmelitani di S. Pietro in oliveto a Brescia.

Svolge il servizio del canto durante ogni liturgia domenicale in S. Pietro in oliveto.

Offre meditazioni-concerto a tema, caratterizzandoli secondo i tempi liturgici, su richiesta dei parroci, in particolare della Diocesi di Brescia.


Jacques Maritain ha lasciato scritta quella che è diventata l’idea fondamentale del coro San Luca:

“Dio è bello. E’ il più bello degli esseri… è bello all’eccesso, perché, nell’unità perfettamente semplice della sua natura, preesiste alla fonte di ogni bellezza. E’ la bellezza stessa, perché dà bellezza a tutti gli esseri creati, secondo le proprietà di ciascuno, e perché è la causa di ogni consonanza e di ogni chiarità. Ogni consonanza e ogni armonia, ogni concordia, ogni amicizia tra gli esseri umani procede dalla bellezza divina.”

 

 (J. Maritain, Arte e Scolastica, Morcelliana,pg 31).

DOVE SIAMO

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